SABATO 19 AGOSTO 2023 | DI CLAUDIO FRANZONI | TEMPO DI LETTURA: 2 MINUTI
*Questo articolo è uscito nel numero di Luglio-Agosto 2023 di Terre & Culture, nella rubrica News
Chi non ha mai sentito almeno una volta parlare del Prosecco di Valdobbiadene? Chi, amante del vino genuino, non l’ha mai assaggiato? Credo in pochi. Affascinati da questo territorio, il nostro primo viaggio con l’Associazione Culture Tradizioni e Territori e Terre & Culture inizierà dalla città di Conegliano, il cui centro storico offre l’opportunità di una passeggiata tra i portici di Contrada Grande, per ammirare la straordinaria bellezza del Duomo e del Castello che fa da sfondo.
Ma quello che rappresenta l’obiettivo principale di questo itinerario è creare un viaggio nella viticoltura e nelle cantine di Valdobbiadene, ovvero un viaggio nella storia di una delle zone viticole più conosciute al mondo, attraverso le vicende che ne hanno accompagnato l’affermazione, ripercorrendo una delle tante storie che arricchiscono la viticoltura italiana e che hanno posto le basi per la sua affermazione e notorietà. Storie di vicende personali, di luoghi, di tradizioni, a volte leggende, per arrivare ad interessarsi del clima, del suolo, del vitigno, delle tecniche di coltivazione, delle malattie.
Premesso ciò, vi è da dire che molte delle viticolture del nostro paese, e questo vale per la zona che andremo a visitare, sono rappresentate dai loro vitigni e dai confini, a volte nascosti, che separano una zona da un’altra, tra le volte delle dolci colline che si aprono alle maestose Alpi, comprese le tecniche viti-vinicole e a volte anche i riti tramandati nei secoli.
Per salvaguardare tutto ciò, è sempre più attuale la riscoperta di vitigni antichi e dimenticati, che riacquistano interesse quando nella zona di vinificazione si mantengono vecchi schemi del passato, a volte rinnovandoli seguendo correttamente l’innovazione tecnologica per offrire comunque vini che raccontano la loro storia enologica.
Visiteremo cantine dove vengono vinificati uve da vitigni autoctoni che smettono di essere tali quali curiosità biologica e botanica, quando l’amore per la propria terra e la volontà di offrire vini sempre migliori si allontanano da un fatto meramente ricordo per riappropriarsi di uno spazio, e quindi di un mercato, offrendo prodotti con la necessaria biodiversità biologica e storica. Esempio ne è il Verdisio.