("Radici aquesiane"| I Pugnaloni edizione 2024).

 
EDITORIALE
Radici aquesiane tra colori ed emozioni

 

VENERDI 21 GIUGNO 2024 | DI CLAUDIO VENTURELLI | TEMPO DI LETTURA: 2 MINUTI

 *Questo articolo è uscito nel numero di Maggio-Giugno 2024 di Terre & Culture come Editoriale

 

 

 

Acquapendente è una cittadina situata nell’estremo nord del Lazio, al confine con San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena e con alcuni comuni della provincia di Grosseto. Dall’altra parte c’è la provincia di Terni, in Umbria, con Castel Giorgio e Castel Viscardo con le loro rocche, segno evidente della loro storia passata, e Allerona, cittadina con la quale Acquapendente condivide la Riserva naturale di Monte Rufeno, che si estende in parte anche in Toscana.

Il nucleo urbano attuale sembra essersi sviluppato da un borgo formatosi attorno alla pieve di Santa Vittoria, tra il IX e il X secolo, e posta lungo la via Francigena, itinerario percorso dai pellegrini che si recavano a Roma. La strada principale è la Cassia che attraversa tutta la città, arteria molto importante prima della realizzazione dell’autostrada del Sole. Moltissimi personaggi famosi, pittori, scrittori, politici, attori cinematografici hanno lasciato le loro firme sui registri dei due Hotel che erano molto attivi in quel periodo, Albergo Milano a Porta Fiorentina e Hotel Roma verso Porta Romana. Chi arriva ad Acquapendente, che provenga da est, da sud o da nord, potrà osservare la torre, che spicca su una delle due collinette che per prime avevano ospitato gli insediamenti abitativi. Questa è la Torre del Barbarossa che fa riferimento al periodo della tirannica dominazione imperiale del Barbarossa. Nella tradizione storica viene ricordato un evento molto importante per Acquapendente, probabilmente avvenuto nel periodo delle lotte tra papato e impero; si tratta del “Miracolo della Madonna del Fiore” del 1166, in seguito al quale gli aquesiani si sarebbero ribellati scacciando il tiranno. Da tale episodio nasce la tradizione dei coloratissimi Pugnaloni, grandi quadri (2,60x3,60 m) realizzati con fiori e foglie. Grazie al supporto della locale Proloco e del Comune di Acquapendente, si realizzano 15 Pugnaloni che concorrono tra loro per aggiudicarsi il primo premio. Quest’anno, per la prima volta, ha sfilato in processione anche un sedicesimo quadro fuori concorso, realizzato dall’associazione “Radici Aquesiane”. L’associazione è nata per iniziativa di un gruppo di vecchi amici, che per lo più ormai vivono in altre città, attratti dal richiamo della propria terra d’origine, nel ricordo delle mille avventure giovanili vissute in spensieratezza e che ha raccolto l’adesione di quasi 200 persone. La memoria della tradizione mostra la sua forza abbracciando arte, entusiasmo, cultura che in questo caso hanno fatto da collante coinvolgendo tutti nella realizzazione di opere artistiche arricchite dai colori e dalle sfumature dei petali e delle foglie, elementi base per la creazione dei Pugnaloni.